Riformatore religioso italiano. Uomo di vasta cultura
umanistica, fu segretario di Clemente VII. Per i suoi rapporti con il cenacolo
evangelico napoletano di Juan de Valdés e B. Ochino, imbevuto di dottrine
luterane, fu accusato di eresia, processato dall'Inquisizione e poi assolto
(1546). In Francia, dove si era rifugiato, aderì alla fede della Riforma
protestante; nuovamente convocato dal tribunale dell'Inquisizione,
rifiutò di tornare a Roma; perseguitato, fu preso e decapitato (Firenze
1503 - Roma 1567).